Già precedenti studi hanno dimostrato che uomini cui veniva detto che avevano avuto performance scarse in un dato compito erano più propensi a somministrare cariche elettriche alle donne che li avevano criticati, cosi come in un’altra ricerca uomini la cui mascolinità veniva messa in dubbio tendevano a importunare le ragazze inviando loro foto pornografiche.
Ora alcuni autori hanno dimostrato che il legame tra minaccia della propria mascolinità e aggressività nei confronti delle donne sarebbe ancora più forte in soggetti con una cronica sensazione di inferiorità e vergogna per il proprio corpo.
Messaggio pubblicitario Un primo studio ha coinvolto 127 studenti maschi eterosessuali, che hanno compilato una serie di questionari self-report e cui veniva chiesto di inviare una loro fotografia che sarebbe stata inviata a una attraente futura compagna di lavoro su un progetto fittizio. Alla metà del campione è stato quindi comunicato che la ragazza in questione aveva deciso di non collaborare con loro poiché non li considerava attraenti. All’altra metà del campione è stata comunicata l’esclusione dallo studio a causa di un malfunzionamento del sistema informatico (gruppo di controllo).
In seguito,i soggetti hanno risposto a una serie di self report in cui venivano indagate le loro emozioni (tristezza, rabbia, vergogna) in relazione all’evento emotigeno, la sensazione di vergogna corporea e la rape proclivity, e cioè una misura del probabile desiderio e impulso a commettere forme di aggressione sessuale (se avessero avuto la certezza di non essere scoperti e puniti).
In particolare è emerso che erano proprio gli uomini con una maggiore quota di vergogna corporea Mi vergogno delle dimensioni e della forma del mio sedere a riferire una maggiore tendenza sessuale aggressiva a seguito di un rifiuto sentimentale. Uomini particolarmente feriti dai no, per cui un rifiuto implica un vissuto di indegnità e di vergogna e una conseguente tendenza all’agito aggressivo.
Lo studio non si addentra nelle radici e nelle origini dei temi di inferiorità e di vergogna corporea (che attenzione si possono celare anche dietro apparenze di machismo), da demandare all’approfondimento di ciascun caso e ad altri contributi empirici, ma evidenzia la vergogna corporea tra i fattori di rischio per l’attuazione di comportamenti sessualmente aggressivi.